La discalculia è la difficoltà di apprendimento nel fare calcoli, e non solo. Alcuni ricercatori ritengono che la discalculia sia il risultato della mancanza di una concreta istruzione precoce in matematica, ma non sempre è evidentemente così.
Quel che è certo è che in tenera età ai bambini viene insegnato che i concetti matematici sono semplicemente una serie di regole concettuali da seguire ma… spesso non sono sufficiente istruiti sul ragionamento pratico che sta dietro a queste regole, e potrebbero dunque non sviluppare i percorsi neurali di cui hanno bisogno per capire quadri matematici più complicati.
Sotto questa tensione logica, un bambino che non è mai stato avviato all’apprendimento corretto in matematica, potrebbe avere maggiori probabilità di sviluppare discalculia.
Peraltro, si noti che la discalculia può verificarsi da sola, o può verificarsi insieme ad altri ritardi dello sviluppo e condizioni neurologiche. I bambini e gli adulti possono avere maggiori probabilità di ricevere una diagnosi di discalculia se ne sono affetti da dislessia, da disturbo da deficit di attenzione e iperattività, e ancora da depressione e da ansia.
Si pensa inoltre che la discalculia possa anche avere una componente genetica. L’attitudine matematica tende a correre nelle famiglie, così come le difficoltà di apprendimento. Ed è difficile dire quanta di questa attitudine sia ereditaria e quanto sia il risultato della cultura familiare.
Per esempio, se sei cresciuto con una madre che regolarmente diceva di essere semplicemente ‘poco portata’ per la matematica e di conseguenza non poteva aiutarti ad imparare questa disciplina, è probabile che anche tu abbia avuto difficoltà con la scienza della matematica. Tuttavia, è evidente che sono necessarie ulteriori ricerche per capire come i fattori genetici giocano a favore delle difficoltà di apprendimento.