Come cuocere (bene) il riso

Si tratta – apparentemente – del compito più elementare della cucina, ma sono ancora tante le persone che hanno difficoltà a cuocere correttamente il riso. D’altronde, forse, non è così semplice come in apparenza: usare la giusta quantità d’acqua, il giusto calore, un buon coperchio per la pentola aderente e i tempi corretti… richiedono un po’ più di attenzione di quanto si possa immaginare.

Per evitare errori, inizia a risciacquare il riso con qualche getto di acqua fredda. Tieni infatti conto che in questo modo pulirai ulteriormente il riso, e aiuterai a rimuovere l’amido sciolto, rendendo così il riso meno appiccicoso. Ad ogni modo, è un passaggio facoltativo: per la maggior parte dei pasti quotidiani, è possibile ottenere buoni risultati anche senza inzuppare il riso con l’acqua fredda. In altri casi, mettere il riso a bagno per circa 30 minuti rende i chicchi meno fragili e soggetti a rotture. L’ammollo è tradizionale anche per il riso basmati, in quanto aiuta il riso ad espandersi fino all’ampiezza massima.

Detto ciò, esistono diversi metodi di cottura del riso, ma il più semplice è il metodo di “assorbimento”: il riso viene cotto in una quantità d’acqua misurata in modo che quando il riso sarà pronto, tutta l’acqua verrà assorbita. Quando il livello dell’acqua scende, il vapore intrappolato finirà la cottura.

La chiave di questo metodo sta nel determinare la giusta quantità d’acqua. Come regola generale, utilizzare da 1-1/2 a 1-3/3/4 tazze d’acqua per tazza di riso bianco a chicchi lunghi, ma potrebbe essere necessario sperimentare un po’ di volte per trovare la quantità che più vi piace. I risi bruni richiedono più acqua, mentre i risi a chicchi corti ne richiedono di meno. Tieni a mente che più acqua darà più morbidezza al riso, ma lo renderà anche più appiccicoso, ideale per le fritture. Meno acqua si traduce in riso più solido, ideale per le insalate di riso.

L’altro elemento importante è una pentola a base pesante (per evitare bruciature sul fondo) con un coperchio aderente che mantiene il vapore dentro. Se il coperchio si inserisce liberamente, mettete un panno da cucina pulito tra il coperchio e la pentola.

Infine, dopo circa 12 minuti, il liquido dovrà essere assorbito e il riso sarà pronto al dente. Se servi il riso ora, troverai lo strato superiore più asciutto e più soffice di quello inferiore, che può essere molto umido e fragile. Ecco perché c’è bisogno di pazienza: lascia riposare il riso sul fuoco, indisturbato con il coperchio aperto, per almeno 5 minuti – e fino a 30 minuti. In questo modo l’umidità si ridistribuisce, ottenendo una consistenza più uniforme, con gli strati inferiori soffici come la parte superiore.

Se vuoi saperne di più sulle ricette, qui sul nostro sito ne puoi trovare decine! Per esempio, una delle nostre preferite sono le ricette delle capesante in salsa di fagioli neri, un piatto gustosissimo che ti permetterà di unire un alimento tipico del mare con uno della terra.

Se invece vuoi rimanere nell’ambito del nostro riso, allora puoi comprendere come riutilizzare il riso avanzato per non sprecarlo!

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