Come proteggere la propria mente dall’Alzheimer

Anche se non esiste una specifica cura per l’Alzheimer, diversi studi e molte ricerche hanno cercato di ispirare alcuni comportamenti che potrebbero permetterci di conservare al meglio e più lungo le capacità della nostra mente.

Per esempio, un cenno di riferimento va attribuito ai carboidrati. Uno studio dell’Università di Tufts ha scoperto che le persone che hanno eliminato i carboidrati dalla loro dieta hanno ottenuto peggiori prestazioni dinanzi a compiti basati sullo stimolo della memoria rispetto a quelli che li hanno inclusi nella propria dieta. Perché? Le cellule cerebrali hanno bisogno di carboidrati, che vengono convertiti nel vostro corpo in glucosio, utile per poter rimanere in forma – dice il coautore dello studio Robin Kanarek, PhD, professore di psicologia alla Tufts.

Scegliere i cereali integrali e altri carboidrati complessi – che sono digeriti più lentamente, in modo da fornire un flusso più stabile di glucosio, sembra dunque essere indicato. Anche a colazione, si può valutare di mangiare un muffin di grano intero o una fetta di pane tostato con un uovo strapazzato, sposando un primo pasto più british, per poter stimolare subito la propria materia grigia.

Ancora, è sicuramente utile svolgere specifici esercizi fisici. L’esercizio fisico aumenta il flusso sanguigno, portando più ossigeno e glucosio, spiega Sandra Aamodt, PhD, co-autore di Welcome to Your Brain. Infatti, è possibile imparare le parole di vocabolario il 20% più velocemente se si tenta di memorizzarle dopo aver fatto un allenamento intenso piuttosto che un’attività a basso impatto, suggerisce uno studio sulla rivista Neurobiology of Learning and Memory. Dunque, sarebbe opportuno prevedere nella propria settimana diverse lezioni di sport o di danza, che possano rinvigorirci!

Secondo un altro studio, può altresì essere utile per tale fine un piccolo accorgimento: cambiare il font che si usa normalmente. Se dunque il “Times New Roman” e’ la tua scelta standard, prova ad usare un font diverso, leggermente più difficile da decifrare, poiché potrebbe migliorare la conservazione a lungo termine, secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Cognition. Concentrarsi su un nuovo font può rendere il centro di elaborazione del tuo cervello un po’ più difficile da gestire, aumentando l’impegno e l’allenamento che dovrà esercitare…

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