In Francia gli ultimi dati sul PIL affermano un rialzo di un decimo di punto nel corso del primo trimestre, con valore che passa da 0,4 per cento t/t a 0,5 per cento t/t a causa di una revisione delle scorte, che hanno aumentato il loro contributo di un decimo da 0,6 per cento a 0,7 per cento; vengono invece contemporaneamente rivisti al ribasso di un decimo i consumi, che nel primo trimestre sono quindi ristagnati.
Nella ultima revisione delle stime, anche importazioni ed esportazioni sono state ritoccate, ma il contributo del canale estero è rimasto a 0,6 punti percentuali come nella lettura precedente. Il dato annuo passa quindi a 1,1 per cento da 1,0 per cento e la crescita acquisita rimane confermata a 0,9 per cento. Per il trimestre in corso gli analisti si attendono un nuovo rialzo rispetto alla stima precedente, a 0,5 per cento t/t da 0,4 per cento. Sull’anno il PIL potrebbe invece crescere dell’1,6 per cento contro l’1,5 per cento della stima precedente.
Tempo di aggiornamenti di stima anche nei Paesi Bassi, dove l’ultima revisione sul PIL ha confermato che nel primo trimestre il valore è calato a 0,4 per cento t/t da 0,6 per cento t/t. La composizione però è stata rivista, con un contributo più forte della domanda interna a 1,0 per cento a 0,9 per cento a causa di una revisione al rialzo dei consumi di due decimi a 0,1 per cento t/t da -0,1 per cento t/t; è stato corretto il balzo degli investimenti a 4,6 per cento t/t da 5,1 per cento t/t. Il contributo del canale estero è sceso a -0,3 per cento da -0,1 per cento e le scorte sono state riviste da -0,4 per cento a -0,2 per cento.