‘Nail art’ mania, esplode la professione dell’estetista delle unghie!

unghie poisSembra dilagare a macchia d’olio la mania per la cura delle unghie e quella per la decorazione per renderle particolari, attraenti. Sono naturalmente le ragazze, giovanissime e meno giovani, quelle più esposte al desiderio di giocare con le proprie unghie.

Donne e ragazze che richiedo interventi estetici precisi presso i centri appositi per la cura delle mani, chiamati ‘nail art’ e dove si possono ricevere tutti gli interventi che si desiderano, non solo i trattamenti per le mani.

Cosa è un nail art e cosa si fa presso questo centro? In questi centri ci si prende cura delle mani delle persone che si rivolgono al personale per aver decorate e/o ricostruite le unghie, mediante applicazione di unghie artificiali e di decorazioni anche eccentriche, bizzarre e stravaganti. Molto frequenti gli swarovsky, gli smalti, i tattoo.

Le fasce di utenza che si rivolgono a questi centri sono molto eterogenei e, sempre più frequente anche l’afflusso di ragazzi e uomini.

Chi è affascinato dalla possibilità di esercitare la professione del nail artist, può affrontare dei corsi specifici, come ad esempio il corso di ricostruzione unghie, o altri percorsi mirati alla preparazione di tute le attività di competenza dell’onicotecnica, la branca che si occupa della cura delle unghie mediante l’utilizzo di prodotti specifici.

Qual è il percorso da seguire per svolgere questa professione?

Innanzitutto è necessario avere un diploma da estetista, che si può ottenere frequentando un corso triennale, e poi sostenere un esame teorico/pratico dopo il quale sarà possibile avviare l’attività di proprio interesse, aprendo anche un centro estetico.

Il corso di formazione necessario per diventare estetista ha un costo variabile che si aggira attorno ai 2000/2500 euro, ai quali aggiungere le eventuali spese per l’affitto di un locale, e tutto il resto previsto dall’avvio di un’attività commerciale (contributi INPS, macchinari necessari – fresa, macchina UV per la ricostruzione delle unghie in gel, aerografo per decorazioni, etc).

A livello burocratico serve presentare al Comune di appartenenza la dichiarazione di inizio attività (DIA), seguita dalla visita dell’ufficio competente atta a verificare la presenza delle condizioni igienico sanitarie necessarie. Sarà necessario, inoltre, richiedere l’attestato di qualifica professionale alla Commissione Provinciale dell’Artigianato, per potersi iscrivere all’albo delle imprese Artigiane.

Per chi volesse avviare un centro nail art, esiste anche la possibilità del franchising, che ci consente di sfruttare un brand già noto che avrà già fidelizzato molti clienti, e che rende più semplice il nostro ingresso nel mercato, limitando i normali rischi di flop che sono legati all’avvio di una nuova attività. Valutiamo anche la possibilità di un franchising!

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