Vino, quale preferire per una sana alimentazione?

wine-619452_960_720È una delle domande più ricorrenti negli appassionati di buona cucina. Quanto vino bisogna bere? E soprattutto, è meglio preferire il “rosso” o il “bianco”? E ancora, quale provenienza deve avere questa bevanda?

Purtroppo per gli amanti delle risposte di sintesi, non c’è una soluzione che vada bene per tutti. Il gusto di ogni vino è infatti profondamente diverso dalle sue tantissime alternative. Tuttavia, oltre al sapore, bisognerebbe guardare con attenzione anche alla sua gradazione alcolica. Qualche esempio?

Pur con evidenti eccezioni, in linea generale, ai piatti più delicati e light si accompagnano bene i vini leggeri, rossi se sono a base di carne, bianchi se sono di pesce. La regola non è sempre valida – come detto, non mancano le eccezioni – ma è sicuramente un buon punto di partenza per restringere il novero del vostro potenziale shopping enologico.

Ancora, fate particolare attenzione al marchio, soprattutto se volete fare un gradito regalo per una cena che dovete affrontare da ospiti. La denominazione di origine controllata garantisce infatti il rispetto di un livello di qualità minimo, ma non il vero pregio di un vino: la qualità costa e c’è inevitabilmente differenza tra un vino pur Doc che viene proposto a 3 euro al litro, e un altro vino Doc proposto a 12 euro al litro. Per quanto ovvio, cercate di scegliere sempre i prodotti con il prezzo più alto e preferibilmente a denominazione d’origine controllata e garantita (Docg), che sono sottoposti a controlli più rigidi. Meglio bere di meno, insomma, ma meglio.

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