Dalle origini del Gin Tonic alle sue varianti più popolari

pexels-toni-cuenca-616836Ogni guida al Gin Tonic che si rispetti riporta che questo mix nasce come “medicina”. Questo fatto potrà sembrare assurdo ma la maggior parte di bevande spiritose, distillati e alcolici mixati ha un retrogusto medico, ovvero legato alla cura di mali.

Basti pensare alla nostrana grappa, nata come bevanda di coraggio per gli alpini schierati al fronte durante la logorante Prima Guerra Mondiale. Ebbene, il Gin Tonic nacque durante il periodo coloniale inglese in India, quando i malcapitati soldati si trovarono a dover fare i conti con un male apparentemente incurabile: la malaria.

Dalla malaria ai migliori bar internazionali

Ad oggi ordinare un Gin Tonic al bancone è un’abitudine consolidata e molto diffusa, tant’è che esistono anche numerose varianti deliziose di popolarità globale. Se vuoi conoscere abbinamenti e ricette leggi la guida Malfy Gin dedicata al GinTonic       altrimenti scopri come questo mix sia diventato un cocktail tra i più ordinati e conosciuti al mondo.

Come anticipato nell’introduzione, la sua storia nasce nel contesto coloniale indiano, durante due secoli di controllo inglese. La malaria stava decimando l’esercito britannico e i medici ricorsero al cosiddetto chinino, una pianta terapeutica dalla quale si ricava l’ingrediente base per l’acqua tonica.

Un sapore troppo amaro da mandare giù

Il chinino fu introdotto come vera e propria pratica terapeutica ma aveva un sapore molto amaro, difficile da mandare giù anche per i valorosi soldati britannici. Fu così che venne mescolato prima con limone e zucchero e poi con alcol rendendolo più accettabile e gradevole da mandare giù e trovare beneficio dai fastidiosi sintomi della malaria.

Come accade spesso per le invenzioni, tutto nasce da una necessità che poi si trasforma in virtù. E così anche il Gin Tonic arriva nel Regno Unito, si diffonde per lo più in Francia e si trasforma in un cocktail gustoso e rigenerante di cui oggi non possiamo più fare a meno.

Guida al Gin Tonic: le varianti più famose

Secondo ogni guida sul Gin Tonic, la ricetta prevede un terzo di gin, due terzi di acqua tonica, limone o lime e ghiaccio, tuttavia si è passati rapidamente alle varianti più creative. Sarebbe impossibile menzionarle tutte, per cui ci limiteremo a parlare di quelle più in voga.

Su tutte spicca quella al rosmarino, una variante speziata e saporita che spesso viene definita come “Mediterranea”. Il rosmarino viene spesso aggiunto in infusione nel cocktail dopo il mix tra acqua tonica, lime e gin, con una spolverata di zucchero per dare equilibrio al sapore.

La versione Cucumber e Melograno

In questa ricetta si utilizzano le stesse proporzioni della ricetta originale ma anziché spremere lime o limone si dona sapore al mix tra acqua tonica e gin attraverso il sapore inconfondibile del cetriolo. Quest’ultimo può essere ridotto in poltiglia sul fondo del bicchiere o semplicemente disposto in infusione proprio come accade per il rosmarino. Il risultato sarà una ricetta freschissima e saporita, perfetta per l’estate.

Infine, per chi ama i frutti rossi e dolci, il Gin Tonic può essere ammorbidito con qualche grappolo di melograno, frutti rossi o fragoline, ottime soprattutto da abbinare durante la stagione primaverile e dal retrogusto dolciastro e acidulo.

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