I disturbi ossessivi compulsivi sono dei disturbi mentali che colpiscono il 2% della popolazione e che negli ultimi anni, anche a causa della pandemia da Covid-19, sono aumentati notevolmente.
I DOC rappresentano dei disturbi mentali che possono essere migliorati grazie alla terapia psicologica e farmacologica, possono essere eliminati solo parzialmente e tendono ad apparire nuovamente negli anni. Per questo motivo, i professionisti della salute mentale hanno studiato delle terapie volte a capire come convivere con questi disturbi e come alleviare i sintomi.
Gli individui affetti da disturbi ossessivi compulsivi hanno delle ossessioni che impediscono o interferiscono notevolmente con le attività quotidiane, provano un forte disagio emotivo e questo tende a isolare i soggetti dalla società.
Parlare con uno psicologo online (Cozily.it) è molto utile per capire se si è soggetti ai disturbi ossessivi compulsivi e per avviare un percorso psicologico/psicoterapeuta che può migliorare la qualità della vita.
Disturbi ossessivi compulsivi: cosa sono e quali sono i sintomi
I DOC sono disturbi psichiatrici caratterizzati dalla presenza di ossessioni e compulsioni, molto spesso sono accompagnati da altri disturbi come il dimorfismo corporeo, il disturbo da accumulo o da escoriazione. I sintomi che possono manifestarsi sono tanti e variano da persona a persona.
I disturbi ossessivi compulsivi sono caratterizzati dalla forte presenza di pensieri intrusivi e comportamenti compulsivi: le ossessioni possono riguardare pensieri, immagini o degli impulsi che generano ansia e sono definiti come inappropriati.
Le compulsioni sono dei comportamenti ripetitivi che i soggetti mettono in atto nel tentativo di controllare le ossessioni mentali e spesso seguono delle regole comportamentali precise, di routine, messe in atto per rispondere agli impulsi mentali.
Oggi, i disturbi ossessivi compulsivi rappresentano delle patologie psichiatriche invalidanti perché riducono la qualità di vita dei soggetti affetti.
Tipologie di disturbi
In genere, tutte le tipologie dei disturbi ossessivi compulsivi sono accomunate da un unico meccanismo che funziona così: l’impulso scatena l’ossessione, che a sua volta suscita una forma di ansia e disagio che spingono i soggetti a compiere specifiche azioni fisiche o mentali.
Le categorie di DOC sono tante ma gli esperti hanno determinato le 4 tipologie più comuni:
- Disturbi ossessivi compulsivi da contaminazione, che portano gli individui a provare disagio all’idea che qualcuno o qualcosa possa contaminare la sua salute fisica o mentale. In questi casi, i soggetti tendono a lavare le mani più volte al giorno e quando non è necessario per eliminare il disagio.
- DOC da ordine, che porta i soggetti a disporre gli oggetti in modo che siano simmetrici o secondo le proprie regole, contare i numeri in ordine cronologico o in base all’ordine pensato a causa del disturbo, ripetere frasi o numeri.
- Disturbi ossessivi compulsivi di tipo aggressivo, in questo caso i soggetti hanno paura di fare del male a se stessi o agli altri e fanno ricorso a specifici rituali.
- DOC da accumulo di oggetti, una tipologia molto comune che negli anni ha ottenuto una sua diagnosi ufficiale. I soggetti tendono ad accumulare tanti tipi di oggetti differenti, che non hanno un valore particolare.
La cura psicologica dei disturbi ossessivi compulsivi
Tra gli interventi più efficaci nella cura dei disturbi ossessivi compulsivi troviamo la terapia psicologica E/RP (Esposizione con Prevenzione della Risposta), che prevede l’esposizione dei soggetti affetti da un DOC, a stimoli che provocano delle ossessioni e i pazienti devono evitare di mettere in atto i comportamenti compulsivi, cercando di far placare la forte sensazione di ansia.
Negli ultimi anni sono stati sviluppati anche delle terapie più innovative basate su principi del comportamentismo e sulla gestione funzionale delle emozioni. Si consiglia di consultare uno psicoterapeuta per valutare la migliore terapia da adottare in presenza di uno o più disturbi ossessivi compulsivi.
