Esonero dal pagamento dei contributi per il 2021: cos’è l’anno bianco contributivo

2 calculator-723925_1920A causa della crisi economica generata dalla pandemia di covid 19 moltissimi lavoratori autonomi dotati di partita iva hanno subito un forte decremento del proprio giro di affari, subendo grandi perdite dal punto di vista dei guadagni. Per questo motivo il governo italiano, in sinergia con l’Unione Europea ha provveduto a tutelare, con delle specifiche misure, la categoria delle partite Iva, falcidiate dalla crisi economica. Nello specifico è stata prevista dalla legge di bilancio 2021 la possibilità di esonero dal pagamento dei contributi per le partite Iva, questa misura è stata definita anno bianco contributivo. Vediamo più nello specifico come funziona l’esenzione e quali sono i requisiti per accedervi.

Come funziona l’anno bianco contributivo

A seguito di quanto già previsto dalla legge di bilancio 2021, il 17 maggio 2021 è stato firmato il decreto attuativo che prevede la misura dell’esonero dei pagamenti dei contributi per i titolari di partita Iva. La misura prevedeva originariamente lo stanziamento di risorse pari a 1 miliardo di euro, ad oggi invece è previsto un aumento fino a due miliardi e mezzo. In linee generale la misura è rivolta a tutti i titolari di partita Iva che abbiano subito una diminuzione del fatturato pari al 33% e che abbiano un reddito complessivo inferiore a 50.000€.

Beneficiari e requisiti per l’accesso all’esonero contributivo

L’esonero dal pagamento dei contributi si estende ad un’ampia platea di beneficiari. Vi rientrano innanzi tutto i lavoratori iscritti alle gestioni speciali Ago, artigiani, commercianti, coltivatori diretti, ma anche lavoratori iscritti alla gestione separata. Rientrano nella categoria dei beneficiari anche i professionisti come medici ed infermieri ed altri operatori, come pure i professionisti iscritti ad enti gestori di forme obbligatorie di previdenza. Vi rientrano dunque i lavoratori autonomi e professionisti che non abbiano un contratto di lavoro subordinato.

Per quanto riguarda i requisiti di accesso alla misura è necessario:

  • Aver subito un calo del fatturato o degli introiti in misura pari o superiore al 33% tra il 2019 ed il 2020
  • Il reddito complessivo derivante dall’attività lavorativa non superiore a 50.000€

I due requisiti sopra esposti non vanno applicati, ovviamente, a coloro i quali abbia avviato la propria attività nel corso dell’anno 2020.

Quando bisogna presentare la domanda per l’esonero?

Per quanto riguarda i lavoratori autonomi con partita Iva iscritti all’INPS, il decreto attuativo aveva previsto un’originaria data di scadenza della domanda, il 29 luglio 2021. In realtà, come da molti auspicato per via della ristrettezza dei tempi, l’INPS ha comunicato che sarà possibile presentare la domanda entro il 30 settembre 2021, riservandosi di specificare in un’apposita circolare le modalità di invio della domanda, modalità che ad oggi non sono chiare.

Per quanto riguarda i professionisti con cassa, invece, la scadenza del termine è prevista per il 31 ottobre 2021.

In ogni caso, per coloro i quali abbiano già provveduto al pagamento delle somme dovute a titolo di contributi, sarà possibile fare richiesta di rimborso fino al 30 novembre 2021.

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