Un recente studio dimostra che non vi sono danni al polmone provocati dall’uso quotidiano delle sigarette elettroniche a lungo termine

ecigarette-3576177__340Uno studio a lungo termine, condotto su un gruppo di non fumatori e finalizzato alla ricerca di possibili danni ai polmoni dopo l’uso quotidiano delle sigarette elettroniche per un certo numero di anni, ha indicato che essi non hanno subito danni ai polmoni dopo aver confrontato i loro risultati con quelli ottenuti da persone che non ne avevano mai fatto uso. Consideriamo opportuno specificare che esistono moltissimi tipi di fragranze e liquidi per sigarette elettroniche pesanti o leggeri, fra cui il famoso castle long reserve.

 

Lo studio è stato effettuato dal celebre prof. Riccardo Polosa, direttore dell’Istituto di Medicina Interna e del Centro Antifumo dell’Università di Catania. Il prof. Polosa e il suo team hanno esaminato un piccolo campione composto da giovani adulti che non hanno mai fumato, ma hanno fatto uso di sigarette elettroniche quotidianamente. I partecipanti sono stati monitorati e seguiti per circa 3 anni e mezzo e i risultati ottenuti sono stati confrontati con quelli ottenuti da un gruppo di persone che non avevano mai usato le sigarette elettroniche.

 

Gli autori dello studio affermano di non aver rilevato nell’aria espirata diminuzioni degli indici spirometrici, insorgenza di sintomi respiratori, variazioni dei marcatori delle infiammazioni polmonari né danni ai polmoni in confronto con un gruppo di non fumatori che non hanno mai usato sigarette elettroniche. I ricercatori hanno aggiunto che neanche l’utilizzatore che ha fatto un uso più pesante della sigaretta elettronica ha mostrato alcun sintomo né alcuna alterazione della pressione sanguigna.

 

Questi risultati sono la risposta alle preoccupazioni espresse da diversi medici, specialmente in merito alla possibile insorgenza di rigidità arteriosa e aumento dei parametri vitali dovuta all’uso momentaneo delle sigarette elettroniche, segnalata da uno studio presentato all’European Respiratory Society (ERS) International Congress che si è svolto a Milano nel 2017. Il prof. Peter Hajek, direttore della Tobacco Dependance Research Unit della Queen Mary University of London, ha sostenuto l’esistenza di altri rischi per la salute che non sono considerati così rilevanti. In particolare, riferendosi all’effetto stimolante della nicotina ritenuto pericoloso, Hajek ha ribattuto portando l’esempio della caffeina, che produce lo stesso effetto in misura maggiore e più duratura.

 

La ricerca del prof. Polosa, pubblicata sulla prestigiosa rivista Scientific Report, conclude che, mentre la dimensione del campione era troppo piccola, i risultati dello studio potrebbero fornire alcune prove preliminari del fatto che l’uso prolungato delle sigarette elettroniche difficilmente provoca rischi significativi per la salute in utenti relativamente giovani. Ad ogni modo, per avere una conferma più precisa occorre prendere in considerazione un campione più ampio di popolazione.

Per il momento, quindi, ogni giudizio in merito è sospeso in attesa di studi più approfonditi.

 

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