Il disturbo d’ansia generalizzato è un fenomeno contraddistinto da preoccupazione persistente ed eccessiva su un vario numero di situazioni. Le persone che ne soffrono sono portate ad anticipare il “peggio” sul futuro, e sono eccessivamente preoccupate per il denaro, la salute, la famiglia, il lavoro o altri lati della propria vita. Hanno inoltre difficoltà a controllare le loro preoccupazioni e potrebbero insomma preoccuparsi più di quanto sia giustificato per gli eventi reali, o ancora potrebbero aspettarsi il peggio anche quando non ci sono motivi apparenti di preoccupazione.
Tale disturbo viene generalmente diagnosticato quando una persona trova difficile controllare la preoccupazione per più giorni di quanto occorra, per almeno sei mesi, e presenta alcuni dei tradizionali sintomi che distinguono questa condizione da altre situazioni.
Secondo le ricerche, le donne hanno il doppio delle probabilità di essere colpite da questo disturbo, che si sviluppa gradualmente e può iniziare in qualsiasi momento nel corso del ciclo di vita, sebbene il rischio sia maggiore tra l’infanzia e la mezza età. Anche se la causa esatta del problema è sconosciuta, vi è evidenza che i fattori biologici, la storia familiare e le esperienze di vita, in particolare quelle stressanti, hanno un ruolo decisivo.
Naturalmente, a volte solo il pensiero di superare gli impegni previsti in giornata produce ansia. Quel che avviene però nelle persone con tale disturbo è che queste non sanno come fermare il ciclo di preoccupazione e sentono che è al di là del loro controllo. Molte di queste persone credono inoltre che le preoccupazioni impediscano che accadano cose brutte, quindi considerano rischioso smettere di preoccuparsi. A volte, le persone possono altresì sperimentare sintomi fisici come mal di stomaco e mal di testa.
