Ci giochiamo quando vogliamo passare il tempo in spiaggia, ma il beach volley (ormai da vari anni) è una disciplina olimpica che vanta milioni di “adepti” in tutto il mondo. Non si tratta solo di uno sport salutare, ma anche divertente e di gruppo. Scopriamolo insieme!
A livello fisico, il beach volley allena il cuore e i polmoni, rafforza le caviglie, tonifica gli addominali e fa lavorare duramente i glutei. E se non basta, anche le spalle e le cosce (grazie ai loro movimenti) si tonificano in poco tempo. Il fatto, poi, di muoversi si di una superficie morbida (ovvero la sabbia), lo rende molto divertente, e anche più sicuro: le cadute, infatti, vengono attutite in modo naturale.
Il beach volley è arrivato in Italia nel 1984 dall’ex giocatore Claudio Fantini. Quest’ultimo, durante i suoi viaggi, lo notò sia in Brasile che in California. Qui i giocatori di calcio lo utilizzavano come allenamento. A distanza di numerosi anni (siamo nel 1996), il beach è stato promosso a disciplina olimpica.
Solo in Italia si contano ben 10 mila tesserati che praticano questa disciplina a livello agonistico. Inoltre, con il passare degli anni, questo sport è diventato molto comune: non c’è, quindi, più bisogno di aspettare l’estate per praticarlo, ma è possibile andare nei centri sportivi più attrezzati: sia a Milano che a Roma, a questo proposito, ne troviamo alcuni.
Infine, se amate il beach volley, non potete perdervi gli eventi nazionali in calendario: a Catania ci sono appena state le Finali del Campionato italiano maschile e femminile. A Cervia, questo fine settimana invece, si terranno le Finali del Master 2×2 sia maschili che femminili.