Le diverse tipologie di mutuo

mutuoEsistono diverse tipologie di mutuo sulla casa, le differenze dipendono anche dal tipo di rata che si intende pagare e sugli interessi.

Mutui a tasso fisso o variabile

Tipicamente le banche propongono a chi richiede di accendere un mutuo il pagamento di tassi fissi o variabili. La scelta dipende da una lunga serie di variabili, ma cosa si intende per tasso fisso? E per tasso variabile? Con il termine tasso si intende in effetti il tasso di interesse. Nel caso in cui tale tasso sia fisso, ogni anno si ricalcolerà la cifra dovuta all’istituto di credito, aggiungendo il tasso di interesse stabilito all’inizio. Quando il tasso è invece variabile ogni anno, o ogni 5 anni, la banca modificherà gli interessi da pagare sulle restanti rate del mutuo, correlandolo ad un indice internazionale, chiamato Eurirs.

I vantaggi

Scegliere tra tasso fisso o tasso variabile dipende dalla personale propensione al rischio e da una valutazione del periodo economico in cui ci si trova. In periodi di crisi, in cui i mercati sono immobili e i prezzi dei beni sono in flessione verso il basso, in genere i tassi di interesse tendono a calare, con interessanti vantaggi per chi ha acceso un mutuo a tasso variabile. Chiaro è che se i mercati dovessero ripartire e in condizioni di uscita dalla crisi i tassi comincerebbero a salire, cosa che rende più interessanti i mutui a tasso fisso. Moltissime banche permettono ai debitori di rinegoziare il mutuo ogni 5 anni, questa interessante opzione permette anche di modificare un mutuo da fisso a variabile, o viceversa. In questo modo ci si cautela da eventuali aumenti eccessivi dei tassi, se si ha un mutuo a tasso variabile, oppure ci si può avvantaggiare da una loro discesa, nel caso di mutuo a tasso fisso.

I mutui a tasso variabile

Esistono particolari mutui detti a tasso variabile con rata fissa. Le caratteristiche sui mutui variabili a rata costante sono abbastanza semplici da comprendere: pur godendo di un tasso variabile, che segue l’andamento dei mercati, la rata mensile è sempre identica, indipendentemente dall’aumento o dalla diminuzione del tasso di interesse. Ciò che cambia è la lunghezza del piano di restituzione. Nel caso in cui si riesca a stabilire una rata mensile abbastanza bassa, tale tipo di mutuo mette al riparo quelle famiglie che non possono permettersi ingenti somme mensili. La problematica sta nel fatto che, all’aumentare dei tassi di interesse, ciò che cambia nelle rate è la composizione delle stesse: più è alta la rata e maggiore è la percentuale di interessi che si pagano mensilmente, rispetto alla quota di capitale che compone la rata.

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