Ormai è sotto gli occhi di tutti: nonostante lo scorrere degli anni e il perdurare della crisi economica occidentale, la Cina continua a rimanere una delle nazioni leader dell’economia internazionale. E’ pioniera nell’industria e nell’elettronica, ma va altresì forte nell’abbigliamento, nell’alimentazione e in tanti altri campi. Si tratta in sostanza di un Paese dotato di un forte fiuto per gli affari e che prende molto seriamente il concetto di business.
Fare soldi in Oriente è una scelta quanto mai saggia, ed è per questo che sono sempre più gli occidentali che afflitti da una crisi economico-finanziaria già arrivata a dilaniare le loro terre natie, finiscolo col richiedere un visto affari Cina con l’obiettivo di darsi un nuovo slancio vitale, con lo scopo di riciclarsi professionalmente e di reinventarsi in una vita che intende chiaramente rompere i legami con il passato. Diventare ricchi sfruttando tutte le enormi potenzialità di questo Paese si può, anzi, si deve!
Richiedere un visto cinese per affari non è una prassi difficile, ma pur sempre un iter che va seguito secondo le regole previste dall’ordinamento vigente. Occorre avanzare una domanda per visto turistico di categoria F che in genere viene rilasciato per dar modo all’interessato di partecipare a fiere ed eventi commerciali; questa domanda va fatta recapitare o ad uno dei Chinese Visa Application Service Center (Cvasc) presenti a Roma e a Milano, oppure al consolato cinese che ha sede nella città di Firenze (le sedi dell’ambasciata di Roma e del consolato a Milano non sono predisposte per accettare questo genere di richieste, ma operano esclusivamente sul comparto dei passaporti diplomatici e nel settore dei soggiorni di lunga durata).
In Internet è facilissimo reperire il modulo tramite il quale si può effettuare la domanda. Una vola compilato e stampato, questo foglio viene perciò presentato ai Cvacs con tanto di documentazione allegata che consiste nel: passaporto valido per almeno 6 mesi, due fototessere, prenotazione del volo di andata e di tirotno, lettera di invito da parte dell’ente, della ditta o dell’organizzazione che si trova in Cina e per la quale si è intenzionati ad effettuare il viaggio.