Perché l’Australia sta regalando le sue pecore

pecoraL’eccesso di carne di montone in Australia ha fatto crollare i prezzi e alcuni allevatori stanno abbattendo o dando via le loro pecore gratuitamente per risparmiare sui costi, invece di allevarle in azienda.

Ricordiamo come i prezzi del montone nel Paese siano crollati del 70% nell’ultimo anno fino a 1,23 dollari al kg, e che a determinare il possesso di un gregge enorme di pecore siano stati tre anni di precipitazioni superiori alla media nelle regioni australiane in cui si allevano pecore, come il Nuovo Galles del Sud e il Victoria. Le precipitazioni sono ideali per la crescita dell’erba, che favorisce l’alimentazione e l’allevamento del bestiame.

Insomma, più pioveva e più il mercato rimaneva vivace, più i produttori erano spinti a trattenere le pecore che altrimenti avrebbero abbandonato, e di conseguenza il numero di capi ha continuato a crescere. Purtroppo, tutto ciò ha determinato anche un calo massiccio della redditività, con molte pecore che potrebbero non avere un mercato, conducendo così gli allevatori a disfarsi degli animali.

Troppe pecore in Australia

Secondo le statistiche della MLA, il gregge di pecore australiano dovrebbe espandersi del 23% rispetto al minimo storico del 2020. Di conseguenza, l’eccesso di offerta di pecore ha fatto scendere i prezzi del bestiame, segnando un’inversione di tendenza rispetto al guadagno che gli allevatori avevano ottenuto grazie ai prezzi record della carne di montone di tre anni fa.

I prezzi scontati sono un doppio colpo per gli allevatori, che ora devono nutrire un gregge enorme per più tempo, anche se quest’anno le condizioni meteorologiche hanno preso una brutta piega.

Molte pecore potrebbero non avere un mercato, il che potrebbe portare gli allevatori a distruggere gli animali. Tuttavia, c’è anche un altro problema: le strutture di lavorazione della carne, o mattatoi, non sono in grado di abbattere l’elevato volume di pecore abbastanza velocemente.

Cosa significa per i prezzi

L’Australia è il principale produttore ed esportatore mondiale di carne ovina e l’eccesso di offerta ha esercitato una pressione al ribasso sui prezzi all’ingrosso globali. Nonostante il crollo dei prezzi degli ovini, lo sconto al dettaglio non si è ancora riflesso nella stessa misura.

L’Australia ha anche esportato una quantità record di carne ovina in ottobre, quindi la carne sta iniziando a muoversi, ma c’è ancora un grosso arretrato da smaltire…

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